Zaini Affardellati

Armonizzazione di  Giuseppe  Scaioli


	Motorizzati a piè

	Il sedici settembre
	nessuno l'aspettava
	la cartolina rosa,
	ci tocca di partir.


	Ci tocca di partire
	con la tristezza in cuor,
	lasciando la morosa
	con gli altri a far l'amor.


	Da Udin siam partiti,
	da Bari siam passati,
	Durazzo siam sbarcati
	in Grecia destinati.


	Motorizzati a piè
	la penna sul cappel,
	lo zaino affardellato
	l'Alpino è sempre quel.
	
	
	Ma pur verrà quel dì
	che canterem così:
	finita questa naja
	a casa divertì.



	Va l'Alpin

	Va l'Alpin su l'alte cime
	mai nessun lo può fermar,
	dorme sempre sulle cime
	sogna l'alpe e il casolar.


	Fra le rocce e fra i burroni
	sempre lesto è il suo cammin,
	quando passa la montagna
	pensa sempre al suo destin.


	Pensa Alpin al tuo destino
	c'è il ghiacciaio da passar,
	mentre vai col cuor tranquillo
	la valanga può cascar.


	Pensa Alpin la tua casetta
	ch'è la rivedrai ancor,
	c'è una bimba che t'aspetta,
	orgogliosa del tuo amor.



	E la nave s'accosta pian piano

	E la nave s'accosta pian piano,
	salutando Italia sei bella;
	nel vederti mi sembri una stella,
	oh morosa ti debbo lasciar.


	Allora il capitano m'allungò la mano
	sopra il bastimento, mi vuol salutare,
	e poi mi disse: i Turchi son là.


	Sulle dune coperte di sabbia
	i nostri Alpini, oh Italia, morivano,
	ma nelle veglie ancor ti sognavano
	con la morosa, la mamma nel cuor.


	E col fucile in spalla, baionetta in canna,
	sono ben armato, paura non ho,
	quando avrò vinto ritornerò!







Coro Grigna dell'Associazione Nazionale Alpini sez. di Lecco
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