Lo stambecchino del Gran Paradiso

Versi di  Fulvio  Campiotti
Musica di  Paolo  Conti


	Vicino alla sua mamma
	stava lo stambecchino.
	Era felice di giocare
	e di mangiare l'erba in fior.


	Guardava il sol
	e si sentiva una gran voglia
	di saltar e di saltar.


	Ma un brutto giorno
	volava lenta l'aquila feroce
	la fame grande in cerca di saziar.


	Ecco il rapace
	qual fulmine arrivar sulla bestiola
	che presa con gli artigli in ciel salì.


	In aria il guardiaparco
	sparò una fucilata.
	E il rapace spaventato
	la sua preda abbandonò
	al suol piombò lo stambecchino
	e la neve col suo sangue arrossò.


	Sciator veloce
	il guardiaparco giunse in un baleno
	lo stambecchino adagio sollevò.


	Ma il cuoricino
	fermato s'era già e al montanaro
	'na lagrima la guancia allor rigò.


	Ora nel gran museo
	fermo è lo stambecchino.
	Il sole guarda ma non salta
	e non mangia l'erba in fior.
	E sulle cengie una mamma
	il suo piccol cerca ancor.







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